CONCETTO POZZATI

 

Ha studiato dapprima a Bologna, per poi continuare a Parigi, presso l'atelier dello zio Sepo, noto cartellonista di fama internazionale, e specializzarsi in grafica pubblicitaria.

Dopo un esordio informale, si è avvicinato alle tematiche pop.

È al surrealismo che è associata l'arte fredda e metallica di Pozzati, semplice nelle soluzioni ma, allo stesso modo, magica e fantastica. Come accade nella sua opera Per una impossibile modificazione (1964), in cui un insieme di frutti si rapporta con il suo doppio pittorico in modo paradossale. Questa opera, tra le più note dell'artista, è stata esposta alla Biennale di Venezia del 1964 (prima partecipazione del Maestro alla Biennale, cui hanno fatto seguito altre quattro

prestigiose presenze: nel 1972, 1982, 2007 e 2009).

Pozzati ha insegnato all'Accademia di Belle Arti di Urbino, di cui poi è stato anche direttore fino al 1973; in seguito ha insegnato alle Accademie di Firenze e Venezia, Cattedra quest'ultima ceduta all'amico Emilio Vedova per diventare ordinario della cattedra di pittura all'Accademia di belle arti di Bologna. È accademico di San Luca.

Dal 1993 al 1996 è stato assessore alla cultura al comune di Bologna. Nel 1998 è stato direttore artistico della Casa del Mantegna a Mantova.

 

Molte le sue mostre personali di rilievo internazionale , tra cui:

* nel 1963 alla Biennale di Tokyo;

* nel 1964 a Dokumenta di Kassel;

* nel 1969 alla Biennale di Parigi;

* nel 1974 espone all'Università di Parma, a Palazzo Grassi (Venezia) e alla Quadriennale di Roma (che già aveva esposto sue opere nel 1959, 1965 e 1973);

* nel 1976 importante antologica al Palazzo delle Esposizioni di Roma, con oltre 200 opere, ed al Padiglione d'Arte Contemporanea a Ferrara, inaugurato proprio in occasione di quella mostra;

Ha partecipato per tre volte alla Biennale di Venezia nel 1964, nel 1972 e nel 1982.

Pozzati è stato da sempre un investigatore del linguaggio della pittura, una pittura energetica, sedimentata e acuta, come ha dimostrato nei diversi e molteplici cicli della sua lunga vicenda creativa: una storia pittorica tra le più significative di questo ultimo cinquantennio. Protagonista nei secondi anni cinquanta della “nouvelle figuration” Pozzati diviene poi uno dei maggiori rappresentanti della “pop art” italiana.

Dagli anni sessanta in poi il suo linguaggio, fatto di continue commistioni, contaminazioni, di incroci culturali, di memorie, diviene sempre più individuale e riconoscibile attraverso la pittura “assolutamente irrinunciabile” anche nel periodo della sperimentazione e nella elaborazione dei materiali più disparati.

 

ALCUNE MOSTRE:

 

* Quadriennali di Roma (1959, 1965, 1973, 1974, 1986)

* Biennali di Venezia (1964, 1972, 1982, 2007, 2009)

* Biennali di S. Paolo del Brasile nel (1963, 1994)

* Biennale di Tokio (1963)

* Biennale di Parigi (1969)

* Dokumenta di Kassel (1964)

* Alle rassegne Italiane di Mosca, Belgrado, Bucarest, Copenhagen, Rotterdam, Ginevra, Città del Messico, Marsiglia, Vienna, Barcellona, Bremen, Johannesburg, Chicago, Parigi, Londra, Atene, Zurigo, Bradford, Kyoto, Tolosa, Francoforte, Berlino, Sarajevo.

* Tiene personali a Bologna, Milano, Torino, Verona, Genova, Napoli, Firenze, Venezia, Trieste, Dusseldorf, Belgrado, Zagabria, Graz, Lubiana, New York, Friburgo, Johannesburg, Bremen, Parigi, Basilea, Bruxelles, Amsterdam, Tokio, Francoforte, Ulm, Bonn, Copenhagen, S. Paolo del Brasile, Valencia, Barcellona, Montecarlo, Madrid, Mosca.

* antologica 1968 Palazzo della Pilotta a Parma

* antologica 1974 Palazzo Grassi a Venezia

* antologica 1976 Palazzo delle Esposizioni a Roma

* antologica 1976 Padiglione d’Arte Contemporanea a Ferrara

* antologica 1986 Museo Forti a Verona

* personale 1987 Museo S. Paolo del Brasile

* antologica 1991 Musei di Bologna e Modena

* antologica 1993 International Centre of Graphic arts a Lubiana

* personale 1993 Cankarjev Dom a Lubiana Ventè Museum a Tokio

* antologica 1996 Rocca Malatestiana a Fano Palazzo Lazzarini a Pesaro

* antologica 1997 Palazzo Massari a Ferrara Pinacoteca dei Concordi a Rovigo

* antologica 1999 Galleria Civica d’Arte Moderna a Termoli Centro S. Apollonia a Venezia

* antologica 2005 CSAC Università Palazzo della Pilotta a Parma Museo Frisacco ad Udine

* 2005 “Torture” Castello di Arceto in collaborazione con Palazzo Magnani a Reggio Emilia

* 2006 “Biblioteca di segni : Travestimenti” Galleria d’Arte Moderna a Faenza “De posizioni” Museo Magazzini del Sale Cervia 2007 “De posizioni” Museo Morandi a Bologna

* 2008 “Ciao Roberta” Chiesa di S. Stae a Venezia “A casa mia” Sala dei Battuti a Conegliano “Ciao Roberta” Museo Civico Archeologico a Bologna

* 2010 “Tempo sospeso” Museo d’ Arte a Ravenna

* 2012 “Cornice cieca” Museo CAMEC a La Spezia